Odi et Amo Il “Diritto all’Odio” del Generale Folgorato: un testo breve
Editoriale di Carlo Romanelli
Odi et Amo – il “diritto all’odio” del generale folgorato
l’“odio” può assumere diverse forme d’intensità, si può odiare una persona che ti ha fatto del male, ma si può “odiare” anche un libro, un esame universitario, e tante altre cose, che poi semplicemente passano (è augurabile).
Se però l’odio viene rivendicato come un “diritto” e si rivolge ad una comunità di persone che esprimono o manifestano delle “diversità” rispetto al tuo pensiero, allora l’odio può essere traumatizzante per quelle comunità, può esacerbarsi, allargarsi, enfatizzarsi e generare danni incalcolabili. Il trauma è intergenerazionale, quindi produce effetti a lungo, a volte a lunghissimo termine.
L’odio permane e si rigenera, e nelle seconde e terze generazioni di “odiati”, si fa sentire ancora di più.
Dove c’è odio ci può essere anche amore?
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Editoriale 147
La risposta è si, odio e amore possono convivere. Un recente studio ha provato che odio e amore, pur essendo sentimenti opposti, risiedono entrambi nella corteccia frontale del cervello.
Spostiamo l’attenzione dall’odio all’amore e mettiamo in pratica comportamenti gentili